sabato 11 aprile 2009

Informazioni

Rianimando le questioni,riproponi le illusioni
segnala il tuo disagio
lancia il tuo messaggio,
ti vogliono mansueto
calmo e riparato,
ignora quel che accade
ci siamo noi a pensare

Ci vogliono lontani
sudditi prima che cittadini
in chiuse stanze scelgono
senza che nessuno sappia

Propongono collaborazione
a decisioni già prese
chiedono partecipazione
ma vogliono ubbidienza
parlano di democrazia
ma sono oligarchici

E passeranno gli anni
e tu non li vedrai
in altre chiuse stanze
decideranno sai
del futuro tuo
e di chi ti stà intorno
senza confronto o scontro
ma col tacito consenso
decideranno loro
senza domandarti mai

Sono i democratici
i passionali
i politici da wek end
gli etici altisonanti
sono il passato sempre attuale
la tradizione il mito
e la speranza
sono la mente fradicia
dell'appartenenza cieca

Alzati dal limbo
esci in superfice
chiedi e pretendi
cose
non lunghi silenzi vuoti
imponi e decidi
non delegare in bianco
mai a nessuno
e per sempre

Sono passati anni
e niente è poi cambiato
il paese cambia forma
ma resta il signioficato
uguele eterno
e andante
senza mutamenti
di rotte e di sentieri
e il futuro
triste che ci siamo riservati
anime che vanno
in braccia alla tormenta.

E anno dopo anno
le case son spogliate
alle voci il silenzio
si è sotituito
la dove gente seria
lavorava a sera
non resta ad oggi
il vuoto
in questa primavera
di colori e suoni
che a ciclo ritorna
la natura desta
un mondo in dormiiveglia
ma dalle strade voci
poche a rimbombare
le case al sole restano
come a dimostrare
la memoria antica
di un popolo scappato
che la sui monti lascia
una storia rammentata
nei pochi e stanchi discorsi
di anzini caudicanti
che nel barcollare reggono
la rotta dei ricordi
che a casa li riporta
fra le strette vie
che come un recinto
proteggono
le vecchie malinconie
di sogni speranze e gioie
che il tempo a delegato
alla memoria e al ricordo
di quel che è avvenuto
ed ora il vento soffia
come a ricordare
che è tutto in movimento

Albe di rosso fuoco
incendiano il mattino
dalla finestra entra
il profumo di una chimera
che tinge i miei pensieri
come quelle melodie
che piano cullano
anima e pensieri
per elevarti sopra
in alto ai desideri
per da li precipitarti
nel lago
del reale.

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